Il percorso prende le mosse dall’osservazione delle profonde trasformazioni che i contesti scolastici italiani vivono ormai da tempo in senso multiculturale e plurilingue. Al fine di partecipare e contribuire agli sviluppi della didattica delle lingue e delle letterature in questo rinnovato contesto, si intende affrontare il nodo storico e teorico della definizione del canone letterario scolastico italiano. A partire dalla ormai largamente condivisa messa in discussione di una storia monolingue, unitaria e finalistica di matrice desanctisiana, a lungo egemone e talvolta resistente nei manuali e nei programmi scolastici, si intende articolare un quadro storico che valorizzi – attraverso i metodi e gli strumenti specifici della filologia e della linguistica – la fisionomia variegata della tradizione letteraria policentrica e plurilingue.
Si tratta di proporre una impostazione interpretativa inclusiva, in grado di apprezzare, nello spazio geografico delle tante Italie, non solo le dinamiche della produzione, ma anche le modalità di circolazione e ricezione del testo in contesti linguistico-culturali differenti, così da proporre un nuovo inquadramento storiografico volto a fornire una prospettiva interpretativa articolata e problematica delle produzioni linguistiche e letterarie degli Italiani.
In tale prospettiva, gli incontri tenuti (ciascuno della durata di due ore, inclusive di uno spazio significativo riservato al dibattito), e svolti interamente on line, riguarderanno questioni, testi e autori (dal Medioevo al Novecento) che verranno presentati nella specificità della loro tradizione testuale (manoscritta e a stampa, edizioni antiche e moderne, con relative questioni ecdotiche), ma anche nella particolare varietà d’uso del sistema linguistico (si pensi, ad esempio, alla poesia comico-realistica nel suo radicamento vernacolare, a Verga e al problema della ‘toscanizzazione’ del siciliano, alla Deledda e al sostrato linguistico sardo, ecc.), nel complesso rapporto tra le strategie linguistico-espressive della singola opera e lingua nazionale. Il nesso tra tradizione testuale, veste linguistica e pratiche editoriali servirà a offrire nuove prospettive e suggestioni per un’offerta didattica in sintonia anche con le nuove forme di insegnamento e di apprendimento, in cui il ruolo della multimedialità e delle nuove tecnologie diventa non solo veicolo ma modalità di ‘percezione’ del farsi del testo, e quindi della sua attualità e vitalità.
Responsabile scientifico nazionale:
Prof. Antonio Di Silvestro (Università degli studi di Catania)
Coordinatore scientifico per la Sardegna:
Prof. Dino Gesuino Manca (Università degli studi di Sassari)
Coordinatore scientifico per la Campania:
Prof. Vittorio Celotto (Università degli studi di Napoli “Federico II”)
7 marzo, ore 16.30 – Dino Manca (Università di Sassari), Raccontare l’Isola in italiano. Grazia Deledda, un Nobel fuori dal canone, tra filologia e critica.
14 marzo, ore 16.30 – Dino Manca (Università di Sassari), Il dibattito sulla storiografia letteraria, il canone e il modello toscano-centrico: verso una comunicazione letteraria degli italiani policentrica e plurilingue. La discriminante linguistica e la centralità della filologia.
21 marzo, ore 16.30 – Simone Pisano (Università per Stranieri di Siena), L’Italiano e le altre lingue: per un’analisi storica del panorama linguistico del “Bel Paese”.
28 marzo, ore 16.30 – Vittorio Celotto (Università di Napoli Federico II), Plurilinguismo della lirica delle Origini: geografia e storia
3 aprile, ore 16.30 – Fara Autiero (Università di Napoli Federico II), Strumenti digitali per la didattica della ‘Commedia’ di Dante
11 aprile, ore 16.30 – Antonio Di Silvestro (Università di Catania), La pubblicistica del verismo: generi, testi, lingua tra stampa periodica e saggistica
16 aprile, ore 16.30 – Milena Giuffrida (Università di Catania), Riscritture di Pirandello romanziere: tra L’esclusa e I vecchi e i giovani
30 aprile, ore 16.30 – Liborio Pietro Barbarino (Università di Catania), Commentare I Malavoglia in digitale tra scuola e università
7 maggio, ore 16.30 – Miryam Grasso (Università di Catania), La lingua del Pavese romanziere: La luna e i falò
16 maggio, ore 16.30 – Bernardo De Luca (Università di Napoli Federico II), Centri e periferie della poesia italiana del secondo Novecento