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Società dei Filologi della Letteratura Italiana
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Caterina Malta

Biografia
Dal 2011 Professore ordinario dell’Università di Messina (settore disciplinare L-Fil-Let/13, Filologia della Letteratura Italiana) presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, dove insegna Letteratura latina medievale e umanistica (per il CdS triennale in Lettere) e Metodologia della ricerca filologica italiana (per il CdS magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna). Dal 2016 Professore ordinario nel SSD L-Fil-Let/10, ricopre anche l’insegnamento di Letteratura italiana per il CdS triennale in Lettere. E’ coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna. Fa parte del Consiglio del Centro internazionale di studi umanistici e del Collegio dei docenti del Dottorato in ‘Scienze storiche, archeologiche e filologiche’ dello stesso Ateneo. È componente della Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere di Francesco Petrarca e membro del comitato scientifico della collana “Umanesimo dei moderni” del Centro internazionale di studi umanistici e condirettore della Rivista «Studi medievali e umanistici» (già «Studi umanistici»), della cui redazione fa parte dal 1991. Ha fatto inoltre parte della redazione di “Quaderni petrarcheschi”. Ha collaborato a “Quaderni medievali” e “Bollettino di studi latini”. Si è occupata prevalentemente di umanesimo filologico, con lavori su Guarino, Raffaele Regio, Merula e Poliziano, per il quale è coinvolta nell’edizione dei Miscellanea e delle Praelectiones in un progetto promosso dal Centro internazionale di studi umanistici di Messina. Un forte filone di interesse è costituito dallo studio dell’opera petrarchesca, cui ha dedicato vari contributi, curando inoltre per il Petrarca del Centenario (promosso dalla Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere del Petrarca) l’edizione del De viris universale; l’editio maior dell’opera (2008), con ampia introduzione e commento, ha avuto una ricaduta nel dibattito scientifico internazionale (vd. recensioni di P. Ertl Univ. Eötvös Loránd, Budapest, e di M. Cavagna sui Cahiers de recherches médiévales et humanistes). Sul versante del Petrarca volgare si è applicata sul problema ecdotico e interpretativo del “Triumphus Fame”, riconsiderando su nuove basi i rapporti tra abbozzi e vulgata. I suoi interessi più recenti vanno all’opera di Giovanni Pascoli, di cui ha indagato in una monografia l’intreccio tra la poesia italiana di “Myricae” e le prime prove di versificazione latina. Ha partecipato con relazioni a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha fatto parte di progetti di rilevante interesse nazionale regolarmente finanziati dal MIUR (PRIN 1997-2003, 2005, 2007, 2010). E’  socio ordinario dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti.